Diario

Il mio è un lavoro strano, o si ama o si odia.

Non ho un ufficio, o meglio, il mio ufficio può essere un giorno la Galleria degli Uffizi, il giorno dopo magari la Galleria dell’Accademia o la Piazza del Duomo… certo, non ho scrivania, non ho la macchinetta del caffè e magari in inverno l’aria in “ufficio” è gelata mentre in estate si muore di caldo… ma ho la possibilità di essere circondata tutto il giorno da cose belle, se sono stanca posso sedermi a riposare su una panchina del centro osservando il viavai di turisti, e volendo posso prendere il caffè in uno dei locali storici della città!

Non ho un orario fisso, a volte comincio presto la mattina, a volte lavoro la sera al buio, quasi certamente sarò al lavoro nei giorni delle feste comandate quando tutti gli altri sono a casa, e anche quando sono a casa c’è sempre qualcosa da studiare, un opera da ripassare, una storia da ricordare…inoltre, ci possono essere le code di turisti davanti ai musei, il caldo o magari la pioggia da sopportare, i gruppi di persone che vogliono vedere tutto e fare presto….ci sono diverse cose alle quali bisogna adeguarsi, ma il vostro sguardo ammirato davanti a un’opera d’arte, il vostro “Wow” davanti ad un monumento che per qualcuno si trasforma a volte in un sospiro ammutolito con le lacrime agli occhi, ripagano di tutti i sacrifici e gli sforzi fatti!

Come ho detto, il mio è un lavoro strano, o si ama o si odia. E io lo amo.